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Cimarosa: «Matteo Messina Denaro è uno stronzo. Ma lo Stato deve tutelarmi»

VIDEOINTERVISTA. Le ultime amministrative hanno mostrato la forza delle mafie. In molte realtà le campagne elettorali sono state condotte da galeotti e pregiudicati. Gli stessi hanno contribuito alla vittoria del proprio candidato. Alla luce del sole, davanti ai nostri occhi. Ma noi non fermeremo la nostra azione di contrasto, attraverso il nostro strumento: l’informazione. In questa video-intervista, insieme alla componente della commissione antimafia Piera Aiello e a Giuseppe Cimarosa (“Matteo Messina Denaro è un deficiente”) abbiamo trattato proprio queste tematiche: mafie, politica e mafie, testimoni e collaboratori, misure di prevenzione, confische. Senza dimenticare il falso impegno dei Governi che, in questo Paese, se ne fottono delle mafie.

di Paolo De Chiara (WordNews.it)

Da giorni si stanno commemorando le stragi: il trentennale dei morti ammazzati da Cosa nostra e dallo Stato. Ipocrisia e passerelle nel Paese delle schifose organizzazioni criminali.

Abbiamo affrontato tematiche importanti: Cosa nostra, mafie, Matteo Messina Denaro, rapporti Stato e mafie. Non abbiamo dimenticato le misure di prevenzione e proprio su questa tematica abbiamo il contributo personale di Giuseppe Cimarosa. Insieme a Piera Aiello, parlamentare e componente della commissione parlamentare antimafia, abbiamo approfondito diverse problematiche.   

Buona visione e buona riflessione.

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IL CASO MANCA: altra vergogna di Stato

LA SECONDA PARTE (Video) – IL CASO MANCA. Un Paese immerso nelle Trattative

– IL CASO MANCA, la seconda parte

– Borsellino sul caso Manca: «Gli stessi assassini di mio fratello Paolo»

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LA PRIMA PARTE (Video) – Attilio Manca è Stato ucciso

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L’INTERVISTA a Salvatore Borsellino

PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

SECONDA PARTE.«Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino «L’Agenda Rossa è stata nascosta. E’ diventata arma di ricatto»

L’INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte:«Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte:Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte:«Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte:Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»