08. IL CORAGGIO DI DIRE NO. Lea GAROFALO, ed. 2012/2018 (Saggio)

IL CORAGGIO DI DIRE NO
Lea Garofalo, la fimmina che sfidò la schifosa ‘ndrangheta
di Paolo De Chiara

COPERTINA Il Coraggio di dire No

Il coraggio di dire No, Paolo De Chiara

È la drammatica storia di una fimmina ribelle calabrese che ha alzato la testa, non girandola dall’altra parte. Nata in un contesto di ‘ndrangheta, ha sentito il puzzo della criminalità organizzata sin dalla culla. Però la giovane Lea è diversa, capisce che l’unica strada da seguire è quella della Legalità e si affida allo Stato, diventa Testimone di Giustizia consapevole che pagherà con la vita la scelta di sfidare la ‘ndrangheta:“….arriverà la morte! Inaspettata, indegna e inesorabile”.

copertina LEA_1

IL CORAGGIO DI DIRE NO

La storia di Lea Garofalo. La fimmina che sfidò la schifosa ‘ndrangheta

Postfazione di Enrico FIERRO (Giornalista e scrittore) 

Nuova Edizione Aggiornata
 Tutti i particolari della drammatica vicenda che ha fatto piangere l’intero Paese.

IN ESCLUSIVA: la seconda lettera inedita scritta da Lea Garofalo

ALBUM FOTOGRAFICO: 36 foto di Lea, 36 foto su Lea 

Con le testimonianze di:

Santina Miletta (madre di Lea)

Marisa Garofalo (sorella di Lea)

Madre Grata (madre Sup. Orsoline di Bergamo)

Salvatore Dolce (magistrato)

Armando D’Alterio (magistrato)

Francesca Ferrucci (tenente CC)

Annalisa Pisano (primo avvocato di Lea)

Angela Napoli (già comp. Commissione Antimafia)

Giuseppe Lumia (già comp. Commissione Antimafia)

Giancarlo G. (l’amico di Campobasso)

D.U. (operatore 118 Campobasso).

Alla fine di questo racconto tragico, rimane una
grande amarezza. Siamo stati distratti, indifferenti, sordi, Lea ci chiedeva aiuto e noi – che pure ci riempiamo la bocca di parole e l’animo di indignazione nei convegni antimafia – non abbiamo voluto capire. “Ho bisogno di aiuto, qualcuno ci aiuti, please”. Si concludeva così la lettera che Lea inviò al Sig. Presidente della Repubblica il 28 aprile 2009. Lettera che però “non risulta essere pervenuta”, sul Colle più importante della Repubblica. Forse è così, ma un dato è certo: quelle parole non sono mai arrivate al nostro cuore, e della solitudine di Lea, della sua orrenda morte, siamo tutti un po’ responsabili.
L’Italia civile, democratica, l’Italia che chiama Falcone e Borsellino “Giovanni e Paolo”, l’Italia dello Stato che “sconfiggeremo le mafie”, nella vicenda tragica di Lea ha consentito che a vincere fosse la ‘ndrangheta.

dalla post-fazione di Enrico Fierro

© 2018 Treditre Editori, Avezzano
I edizione Agosto 2018
pp. 312 – Saggi
formato 13,5X21

ISBN 978-88-942018-9-5

La firma di Lea Garofalo
NUOVA edizione agg

Indice
LEA GAROFALO, IL CORAGGIO DI DIRE NO (2018)
PRIMA PARTE
1. Una giovane madre disperata…………………………………….
1.1 La lettera: «Ho bisogno di aiuto, qualcuno ci aiuti»…………….
1.2 La risposta del Quirinale ………………………………………..
1.3 La seconda versione inedita del memoriale ……………………

2. Una famiglia sterminata dalla ‘ndrangheta …………………
2.1 Lea Garofalo e l’ambiente mafioso ………………………………
2.2 L’episodio criminale ……………………………………………..
2.3 «Il sangue si lava con il sangue» …………………………………
2.4 Fifì: figlio di boss, fratello di Lea ……………………………….

3. L’incontro con Carlo Cosco ……………………………………..
3.1 Il covo degli ‘ndranghetisti a Milano ……………………………
3.2 La scalata nella struttura criminale ………………………………
3.3 Lea decide di lasciare Carlo Cosco ……………………………….
3.4 Le pressioni, le intimidazioni, la decisione di collaborare ……..

4. La collaborazione con la Giustizia ……………………………….
4.1 «Non voleva morire quel bastardo» ………………………………
4.2 Programma di protezione …………………………………………
4.3 Il traffico di droga …………………………………………………
4.4 L’usura …………………………………………………………….
4.5 Il gruppo criminale ………………………………………………..

5. La vendetta. Lea deve morire ……………………………………..
5.1 L’episodio di Perugia ………………………………………………
5.2 L’episodio di Bojano (Campobasso) ………………………………

6. Il tentato sequestro di Campobasso ……………………………….
6.1 Il tecnico della lavatrice …………………………………………
6.2 Il ritorno a Pagliarelle ……………………………………………

7. Firenze-Milano, solo andata ……………………………………..
7.1 L’arrivo a Milano ………………………………………………..
7.2 Gli ultimi istanti di vita ……………………………………………

8. Massimo Sabatino rompe il “giocattolo” …………………………..
8.1 I soldi per pagare l’avvocato ……………………………………….
8.2 La collaborazione di Salvatore Sorrentino ………………………….
8.3 «… quei bastardi di merda …» ……………………………………..
8.4 La conferma di Alberto Schiavone ………………………………….

9. Il metodo mafioso …………………………………………………..
9.1 Campobasso, 5 maggio 2009 ………………………………………
9.2 La condanna definitiva …………………………………………….
9.3 Vincenzo Minasi, il consigliori della ‘ndrangheta ………………….

10. Il corpo sciolto nell’acido ……………………………………………
10.1 Milano, 24 novembre 2009 ………………………………………….
10.2 Salvatore Cappa, l’amico di Crivaro ………………………………….

11. Come si scioglie un corpo nell’acido ………………………………….
11.1 La consulenza del dottor Testi ………………………………………….
11.2 L’esperimento e il sopralluogo …………………………………………
11.3 Sentimento criminale ……………………………………………………

12. Il processo, gli assassini e l’omertà …………………………………..
12.1 «Nessuna attenuante a questi vigliacchi…» ……………………………
12.2 Gli ergastoli ……………………………………………………………

13. Il coraggio di Denise ………………………………………………..
13.1 «Loro scherzavano e io stavo male» …………………………………
13.2 «Quella faccia di cazzo in carcere» ……………………………………

14. Il cambio di strategia …………………………………………………
14.1 Parole fuori posto …………………………………………………….
14.2 La resa dei conti ……………………………………………………….
14.3 Il ritrovamento. I resti carbonizzati di Lea ……………………………..

15. Il corpo bruciato in un bidone ………………………………………..
15.1 Il mandante «figlio di puttana» assiste all’esecuzione ………………..
15.2 Gli spostamenti ………………………………………………………
15.3 «La bastarda se n’era addunata» …………………………………….
15.4 «La testa praticamente non c’era più» …………………………….
15.5 Le perizie: 2.810 frammenti ossei ……………………………………

16. Il processo d’Appello, il “raptus” e le condanne …………………..
16.1 Le dichiarazioni del manutengolo Carmine Venturino ……………
16.1.1 Aprile 2009, Lea e Denise escono dal programma e rientrano a Pagliarelle …
16.1.2 Il primo tentativo fallito ……………………………………………….
16.1.3 Maggio 2009, il tentativo di sequestro a Campobasso ………………
16.1.4 Agosto 2009, Calabria, Pagliarelle …………………………………………..
16.1.5 Novembre 2009, Lea e Denise arrivano nella tana del lupo ……….
16.1.6 Lea e Denise separate a Milano ……………………………………………..
16.1.7 24 novembre 2009, «l’amu fatto» …………………………………………..
16.1.8 Le chiavi del magazzino della morte ………………………………………..
16.1.9 «Dovevamo ammazzare anche Denise» ………………………………..
16.2 Le dichiarazioni di Denise ……………..……………………………………..
16.2.1 Firenze, novembre 2009 ……………………………………………………….
16.2.2 Bergamo e la denuncia per l’auto bruciata ………………………….
16.2.3 La festa di compleanno ……………………………………………………….
16.3 Il “raptus” farlocco di Carlo Cosco ……………………………………………
16.4 Le pene inflitte e le singole posizioni processuali …….…………………
16.4.1 Massimo Sabatino: ergastolo ………………………………………………..
16.4.2 Carlo Cosco: ergastolo ……………………………………………………..
16.4.3 Carmine Venturino, detto Pillera: 25 anni di reclusione ……………
16.4.4 Vito Cosco, detto Sergio: ergastolo ………………………………………..
16.4.5 Rosario Curcio: ergastolo ………………………………………………….
16.4.6 Giuseppe Cosco, detto Smith: assolto ………………………………………

17. La Cassazione e il Paese del “giorno dopo” ………………………………
17.1 Lea Garofalo diventa credibile dopo la sua morte …………………….

SECONDA PARTE
18. Le Testimonianze
18.1 Santina Miletta, la madre …………………………………………………….
18.2 Marisa Garofalo, la sorella …………………………………………………….
18.3 Madre Grata, superiora Orsoline di Bergamo …………………………….
18.4 Salvatore Dolce, magistrato …………………………………………………….
18.5 Armando D’Alterio, magistrato ……………………………………………….
18.6 Francesca Ferrucci, tenente carabinieri ……………………………………
18.7 Annalisa Pisano, avvocato ……………………………………………………….
18.8 Angela Napoli, parlamentare …………………………………………………..
18.9 Giuseppe Lumia, parlamentare ………………………………………………
18.10 Giancarlo G., l’amico di Campobasso ………………………………………
18.11 D.U., operatore 118 Campobasso ….…………………………………………..

Postfazione di Enrico FIERRO …….…………………………………………….

TERZA PARTE
Documentazione fotografica: 36 anni di Lea, 36 immagini su Lea ……

APPENDICI
Appendice 1. L’esempio delle donne ………………………………………………….
Appendice 2. Sdisonorate, le mafie uccidono le donne. Il dossier …………… 
Appendice 3. La musica dedicata a Lea Garofalo, i testi ……………………..

Le FONTI ………………………………………………………………………

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Edizione 2012

IL CORAGGIO DI DIRE NO. Lea Garofalo, la donna che sfidò la 'ndrangheta
IL CORAGGIO DI DIRE NO. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘ndrangheta

IL CORAGGIO DI DIRE NO.

Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘ndrangheta

(Falco Ed., Cosenza, 2012) 

SCELTI PER VOI. Il Coraggio di dire No, Feltrinelli, Cosenza

cop mano quarto


Il luogo del tentato sequestro, 5 maggio 2009

CAMPOBASSO, via Sant’Antonio Abate, n.58

 (ph Paolo De Chiara)

Campobasso, via Sant’Antonio Abate, 58
Campobasso, via Sant’Antonio Abate, 58
Campobasso, via Sant’Antonio Abate, 58

Il luogo della morte, 24 novembre 2019

San Fruttuoso, Monza

(ph Paolo De Chiara)

Il ‘bidone della morte’